Descrizione
Beati gli idioti è la rilettura del romanzo L’idiota di Dostoevskij attraverso una lente teologica: il cosiddetto Discorso della montagna riportato nei Vangeli. Il libro si compone di tre parti: un serrato confronto con i principali interpreti di Dostoevskij sull’identità profonda del principe Myškin, protagonista del romanzo; una lettura “teatrale” del testo proiettato in una dimensione scenica e passato al setaccio delle otto beatitudini evangeliche; una conclusione sul valore estetico ed etico dell’idiozia. Dall’antica tradizione ascetica e spirituale dei “folli in Cristo”, molto frequente nella letteratura russa e nella tradizione ortodossa, e dal confronto serrato con le beatitudini evangeliche, il principe Myškin assume la prospettiva del cristiano in cammino, né Cristo né il diavolo, ma colui che, pur nella fragilità umoristica delle sue esperienze, “ci sta provando”: l’avventura di un povero cristiano.